Nel suo sguardo
leggevi quello che pensava
anche con la luna
vestita di nuvole.
sognava le sensazioni
che non conosceva
e immaginava;
Standoti a fianco,
osservavi
il suo bianco crine
pensavi fosse la nonna
e con tenerezza
tenevi la sua
S’allontanò
con pesanti catene,
fruscio d’ali
e vento profumato di nardo,
per mano un bimbo
nel deserto di sabbia
increspato dal vento
con suono di cembali
e una luna bianca.
Sul seno l’ombra
di colorate farfalle
come su fiori
Tante volte
per vivere dovrai morire!
quando non puoi prendere
ciò che il tempo porta via...
La mancanza d’amore,
le subdole vittorie
di brevi istanti,
All’improvviso cambi declinazione
io sono, diventa io ero!
I verbi più usati:
scusa, non sapevo, credevo...
L’amore come chicco di grano
per germogliare,
basta un po’ d’acqua
non avrà lunga vita,
forse non diventerà spiga,
attraverso i vetri,
Gli anni,
non sono papaveri,
non nascono
in nessun giardino
ma nell'archivio del tempo,
tra schegge di vita,
senza rammendi.
Col tempo gli anni
dilatano il cuore,
rivestiti di sogni e di rose,
desideri inevasi
affidati al vento
che
Pensi alle sfide del tempo,
al sole d’agosto,
al vento che arriva dal mare,
le querce sui monti
dove greggi e pastori
riposano all’ombra.
Il corpo è albero
baciato dal furore del vento,
dal tempo,
dove hai cresciuto i tuoi figli
ascoltando il
La notte,
trasforma gli angeli
in macchie nere
che senza voglie
in cambio di vischiosa acqua
fingono di donare amore,
la luna si nasconde
usa una nuvola
per non vedere!
A passo incerto
di ritorno a casa,
indossano
un sorriso di
Quando l’ultimo respiro
scivolerà sul foglio
scriverò l'ultimo verso
ascoltando la melodia,
che mi consente
di trasformare i petali
in ali di farfalle.
Andrò dove sono nata,
per vedere sorgenti e ciclamini,
Sa Reina,
L'illusione
la teneva per mano,
aspettando
di veder spuntare il sole,
pulsava il cuore
rivestendo di rosso
la regale bellezza
di serva e padrona,
Immobile,
avvolta dal tempo
passò inesorabilmente
privo di speranze
Sguardo leggiadro
piccole mani
ricordo di una bimba...
Piange il cielo.
demoni trainano un carro,
vomero che sprofonda
nell’ impari sfida!
Le streghe ormai son morte,
nessun aiuto,
la pioggia bagna il viso,
fa che ti veda,
perché
La pelle profumava
ricoperta di foglie
impolverate tra gli sterpi,
fiori tra i capelli,
come pennellate di ricordi!
Malinconico autoritratto
i capelli
scarmigliati dal ponente
in un dolce meriggio
rivestita di giallo
come foglia
portata via
Giungerai al confine
come fiore
lambito dal vento,
con la pioggia che lascia gli occhi,
in cerca del cielo
sei fiume,
che scorre in un bosco
dove non nascono
né cadono foglie,
sposa e madre
giungerai al confine,
come sabbia nel
Fredda pietra
coperta di polvere
con una triste rosa,
accogliesti l'ultimo respiro
di una donna con gli occhi
velati di lacrime.
Pallida rosa,
orni una violenza
che impropriamente
è definita amore,
profumi l'attimo triste
che